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Roberto Carlos

Roberto Carlos da Silva, noto semplicemente senza il “da Silva”, gioca in Russia dal 16 febbraio del 2011, non senza problemi..

Si parla di un campione, considerato da Pelè uno dei 125 migliori giocatori di sempre, è stato a lungo titolare della nazionale verde-oro e con la selecao ha vinto anche nel 2002 il mondiale,oltre ad un bronzo olimpico, 2 coppa America ed una confederation Cup ! Il terzino sinistro, ora con anche il passaporto spagnolo, ha inziato a giocare con l’ Uniao Sao Joao nel 1988 a 15 anni, per poi passare al Palmeiras vincendo il torneo Rio-San Paolo, due volte lo scudetto, il campionato paulista e la Bola de prata. L’ Inter, allenata da Roy Hodgson, lo ha acquistato nel 1995 e dopo una sola stagione è riuscita a perdere questo fenomeno vendendolo al Real Madrid preferendogli Alessandro Pistone! “più ordinato tatticamente” diceva Roy…

Alle merengues Roberto Carlos è stato 11 anni, segnando 69 goals, vincendo 4 scudetti, tre supercoppe di Spagna, una supercoppa Uefa, due coppe intercontinentali e tre championes league. In questi anni ha dato il meglio di sè con i suoi dribbling, la sua progressione ed il suo magico sinistro..specialmente su calcio piazzato. Chi non ricorda il goal dall’ altezza della bandierina del calcio d’angolo

 o il goal su punizione contro la Francia!?!?!?!

Lasciata la Spagna si trasferisce in Turchia al Fenerbahce per vincere due supercoppe di Turchia e tornare in patria al Corinthias..nel 2011 ha segnato direttamente da calcio d’angolo contro la Portoguesa.! Ma il Brasile non f a più per lui. Causa screzi con i tifosi, critiche pesanti e minacce ,lascia il continente americano per un’avventura nuova: la Russia.

Ed è qui che per la seconda volta  Roberto Carlos subisce un gesto di razzismo: gli viene lanciata direttamente in campo una banana da un tifoso. Era successo nel mese di marzo nella partita contro lo Zenit

ed è  successo ieri sera durante la partita della prima divisiona russa tra Anzhi Makhalachka, di cui Carlos è capitano, e Krylia Sovetov Samara; questa volta il campione verde-oro lascia il campo.

La banana non colpisce il brasiliano ma gli insulti  con cui un gruppo di tifosi si rivolge a Carlos sono razzisti, come sosterrà successivamente Maksim Sestnov, un portavoce del Kryla Sovetov, giustificando il gesto di reazione del giocatore. Roberto Carlos ha abbandonato il campo e dal labiale si intuscie che dica “E’ la seconda volta!”.
“Questa non è una reazione spontanea. E’ stata programmata”, ha dichiarato il brasiliano. Gadji Gadishchev, allenatore dell’Anzhi ha aggiunto “Questo disgustoso sfogo razzista da parte di qualche ‘bastardo’, è difficile chiamarli uomini, ha oscurato il match e generato una rabbia profonda nei fan” e “Faremo ogni sforzo possibile per trovare e punire il ‘bastardo’ che ha offeso questo grande calciatore”. Il General manager della società russa,German Chistyakov , dichiara “E’ la seconda volta che Carlos subisce insulti razzisti dai tifosi russi ma continuerà a giocare per l’Anzhi” e “E’ un professionista di primo livello ed onorerà il suo contratto. La squadra lo appoggia”.

Al di là della reazione a caldo, Roberto Carlos ora si starà facendo grasse risate ironizzando sull’ accaduto che alla fine potrebbe essere un gesto d’amore, d ‘altronde “el unco fruto del amor: è la banana!”, tormentone dell’ estate 2000 (mi pare ieri!) di Michael Chacon …. che poi è una cover di Ben Sa Tumba del 1960:

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