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Mogol, tra musica, Ternana calcio e polemiche con gli ultras

Giulio Rapetti, da tutti conosciuto come il mitico Mogol, si divide tra musica, Ternana Calcio ed, in questi giorni, polemiche con gli ultras.

Il grande autore di canconi e successi musicali (quelli di battisti ad esempio), noto tifoso delle Fere ed autore dell’inno dei rossoverdi, si è schierato dalla parte della società (Zadotti e Longarini) nella diatriba tra ultras e proprietà.
Mogol, non si è limitato a dire la sua, ma ha voluto chiarire alcuni concetti, utilizzando uno dei più antichi mezzi di comunicazione: il manifesto. E così Terni è stata ricoperta di manifesti che recitano:
“Se un uomo fosse un buffone solo perchè non ha i soldi per fare tutto quello che vorrebbe, saremmo tutti buffoni.
Il nostro presidente lavora con passione e merita rispetto e gratitudine. Anche oggi, in piena crisi economica, la nostra Ternana è seconda in classifica.
Si può essere così ingrati da criticare il Presidente? Con il cuore si vince e con il nostro entusiasmo dalle gradinate vinceremo”.

Non entriamo in merito, anche se crediamo che, specialmente chi conosce la forza della comunicazione e delle “parole”, a volte farebbe bene a fare silenzio.

Chiudiamo con il brano “la voce del silenzio” (appunto!) interpretato da Tony del Monaco e scritto da Paolo Limiti e proprio da Mogol, uscito nel 1968 in 45 giri.

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