Il calcio e la musica

Tifosi Den Haag pogano allo stadio, senza musica

Un vero spettacolo questo dei tifosi del Den Haag che goliardicamente pogano allo stadio, anche se la musica non c’è.

Il video è stato girato in occasione di FC Utrecht vs FC Den Haag del 2012 e dimostra che per essere punk basta avere l’attitudine! 😉

In un primo momento, il termine “pogo” stava semplicemente ad indicare l’azione di saltare rimanendo sul proprio posto durante i concerti. Questo significato iniziale si è poi evoluto fino ad esprimere un particolare comportamento del pubblico ai concerti, caratterizzato da una sorta di “tutti contro tutti” (quello che in lingua inglese viene definito “moshing”), durante il quale i partecipanti saltano, corrono, si spingono e si prendono a spallate a vicenda. Questo sfogo collettivo si scatena tra la folla solitamente nei pressi del palcoscenico durante l’esecuzione di brani veloci e molto ritmati.

Sviluppatosi, nella forma che conosciamo oggi, soprattutto all’interno del movimento punk e successivamente diffusosi anche tra sostenitori di altri generi musicali rock, house e progressive house.
Durante il pogo vige solitamente una sorta di “codice di comportamento” tra i partecipanti che, consci di un certo grado di rischio, mettono il divertimento in primo piano, cercando di non causare danni a chi partecipa e a chi sta attorno. Essendo infatti una pratica sregolata e piuttosto violenta c’è sempre la possibilità, per chi vi prende parte, di contrarre ferite o contusioni mentre balla.

Il livello di pericolosità di un pogo dipende prevalentemente dall’affollamento e dalle condizioni del luogo nel quale è praticato: più il luogo sarà affollato e, allo stesso tempo, più saranno presenti dotazioni di sicurezza e maggiore sarà la probabilità di uscire indenni da un concerto durante il quale il pubblico poga, poiché i colpi verrebbero attutiti e la possibilità di cadere a terra limitata.

Dal pogo sono derivati altri balli e pratiche tipiche dei concerti come il mosh e il Wall of Death.

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