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Gli inni e gli Europei tra sport, musica e passione

Un inno non è semplicemente quella musichetta che ascoltiamo nelle celebrazioni solenni che riguardano celebrazioni ufficiali delle varie nazioni oppure in occasione delle manifestazioni sportive.

Un inno è molto di più, in quando porta con sé cultura, pezzi di storia che aspettano solamente di essere portati alla luce, e soprattutto emozioni. Cerchiamo ora di scoprire assieme brevemente la storia che si cela dietro ciascuno degli inni delle squadre più rappresentative che parteciperanno agli Europei di Francia del 2016 e delle quali potete trovare schede e approfondimenti a questo link.

Italia: Inno di Mameli

L’Inno di Mameli, anche noto come Canto degli Italiani, ci rimanda immediatamente a un determinato periodo della storia italiana, ovvero il Risorgimento. Il suo compositore fu Goffredo Mameli nel 1847 e ogni strofa di questo inno ci rimanda alla storia del tempo. Costituito da sei strofe e da un ritornello che ormai è familiare per tutti e che viene cantato alla fine di ogni strofa, la fortuna dell’Inno di Mameli è stata rapidissima. Pochi sanno però che Mameli era un repubblicano e un giacobino, e quindi un ammiratore della Rivoluzione Francese, di conseguenza il suo Canto degli Italiani si ispirò proprio allo storico inno nazionale francese: La Marsigliese. Basti pensare al verso “Stringiamci a coorte” che si richiama esplicitamente a quello della Marsigliese “Formez vos bataillon”. Tutti però ricorderanno la canzone della rock band White Stripes “Sevene Nation Army”, dalla quale è nato l’inno ufficioso della nostra nazionale durante i mondiali 2006, con il celebre “po-popopo-popo”, che ha accompagnato gli azzurri verso una grande vittoria!

Spagna: Marcha Real

L’inno spagnolo rappresenta uno dei pochissimi casi di inno nazionale sprovvisto di un testo ufficiale. Pochi sanno infatti che i Re spagnoli erano usi modificare a piacimento il testo, di conseguenza l’unica cosa che rimaneva fissa nel tempo era proprio la musica. Di origine antichissima, nessuno sa con precisione chi sia stato effettivamente il suo compositore anche se uno dei più accreditati sembra essere Federico Guglielmo di Prussia. La Marcha Real spagnola, anche nota come Marcha de Granaderos, dunque è l’unico inno al mondo opera di un compositore straniero. La versione attuale dell’inno che viene comunemente suonata in ogni evento solenne e ufficiale è stata commissionata al maestro Francisco Grau nel 1978.

Francia: La Marsigliese

La Marsigliese è forse tra gli inni più famosi al mondo, e non a caso dato che le sue note richiamano immediatamente i tempi della Rivoluzione Francese. Composto nel 1792 da Rouget de Lisle su commissione del barone di Dietrich, il canto divenne presto noto come Marsigliese e divenne l’inno ufficiale della chiamata alle armi della Rivoluzione. Secondo la tradizione assunse il nome di “Marsigliese” in quanto veniva cantato per le strade di Parigi dai volontari patrioti provenienti da Marsiglia. In seguito l’inno ebbe alterne fortune in quanto ritenuto di simpatie repubblicane e divenne ufficiale solo nel 1876. Come curiosità sono moltissimi gli inni ispirati dalla Marsigliese, che è anche l’inno nazionale più citato in composizioni di  musica classica.

 

Russia – Inno della Federazione russa

L’inno della Federazione russa è familiare a molti dato che utilizza la stessa musica di quel che fu l’inno dell’Unione Sovietica. L’attuale inno russo fu istituito nel 2000 al posto del Canto Patriottico che era diventato l’inno nazionale dopo la dissoluzione dell’Urss. Il suo testo venne ideato da Sergej Vladimirovic Michalkov mentre le note musicali sono le sesse dell’inno sovietico composto da Aleksandr Aleksandrov, vincitore del concorso bandito da Stalin per trovare un nuovo inno al posto dell’Internazionale. La versione attuale chiaramente presenta un testo diverso con riferimenti ideali che sono stati riadattati al contesto della Russia attuale.

Inghilterra: God Save the Queen

L’inno britannico, God Save the Queen, è inconfondibile e riconoscibile ovunque al punto da proporsi come uno dei più famosi in tutto il mondo. Pochi sanno che oltre a essere l’inno nazionale del Regno Unito è anche l’inno reale di altre nazioni del Commonwealth come Canada, Australia e Nuova Zelanda. Si tratta dell’inno più antico del mondo per essere stato scritto nel 1736  su comando di Giorgio II di Hannover Re di Gran Bretagna ed è considerato l’inno nazionale non per legge ma per semplice consuetudine. Una vera curiosità circa l’inno è che la sua melodia venne adottata anche in Germania fino alla Repubblica di Weimar nel 1922. L’inno è stato anche di ispirazioni per una delle band che ha fatto la storia del punk, i Sex Pistols, i quali hanno utilizzato proprio il “God save the Queen” per portare avanti una critica alla monarchia inglese attraverso una delle loro più celebri canzoni.

Germania: Das Lied der Deutschen

L’inno tedesco è anche la più nota canzone patriottica tedesca e il suo testo lo si deve ad August Heintich Hoffmann von Fallersleben nel 1846. A essere utilizzato come inno ufficiale è la terza strofa di questa composizione che ormai è famosa in tutto il mondo. La melodia invece risale al 1797 e si deve all’ingegno di Joseph Haydn che la concepì come inno di Francesco II d’Asburgo Imperatore del Sacro Romano Impero. Dopo la Seconda Guerra Mondiale l’inno venne accantonato per un po’ per poi diventare nuovamente ufficiale nel 1952 ma solo con la sua terza strofa.

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