Il subcomandante Marcos e la partita di football con l’Inter
A chi conosce la storia sembra ieri, invece sono passati quasi 10 anni!
Si tratta di una vicenda che unisce politica e calcio, ma lo fa senza entrare troppo nel primo ambito. L’aspetto è quasi grottesco, lambisce le notizie da Pesce d’Aprile, eppure accadde davvero che Marcos volle organizzare un match di pallone contro l’Internazione di Milano fc.
“davanti alla porta non avrei pietà”, sottotitolava la Repubblica.
Tutto nasce dalla collaborazione tra il club calcistica milanese ed i ribelli del Chapas, ai quali Moratti ha inviato degli aiuti per costruire un acquedotto, ma anche (romanticamente) ma magliette e palloni.
Il leader dei rivoluzionari dell’EZLN ha deciso allora di ringraziare il presidente dell’Inter tramite lettera e…visto che ci stiamo organizziamo una partitella, va! 😉
Estratto da una missiva inviata dal Subcomandante Marcos a Massimo Moratti:
“Le scrivo per invitarla formalmente ad una partita tra la sua squadra e la selezione dell’EZLN nel luogo, data e ora che definiremo. Visto il grande affetto che nutriamo per voi, siamo disposti a non sconfiggervi con una goleada e darvi un dispiacere, ma a battervi con un solo gol in modo che i suoi nobili tifosi non vi abbandonino”.
Il ribelle propose Javier Aguirre e Jorge Valdano come guardalinee, e Maradona come arbitro.
La partita non si giocò mai, ma la Fondazione Pupi nel 2004 iniziò un rapporto di collaborazione con i zapatisti, grazie ad un contributo di tutti i giocatori dell’Inter. Questa la lettera di accompagnamento inviata a Marcos dal capitano interista: “Crediamo in un mondo migliore, in un mondo non globalizzato, ma arricchito dalle culture e dai costumi di ogni popolo. È per questo che vogliamo appoggiarvi in questa lotta per mantenere le vostre radici e combattere per i vostri ideali”.
Stasera pubblicheremo la storia della prima partita di calcio che giocò l’EZLN.
Chidiamo con una canzone Comandante dei The Gang, band combat rock di Filottrano in provincia di Ancona, pubblicata dalla WEA nell’album Fuori Controllo del 1997.
