Un musicista ed un calciatore, Venditti, Nela e la Roma
Questa è la storia di un noto musicista, Antonello Venditti, che dedica la canzone correndo correndo ed un calciatore di Rapallo che gioca nella Roma, Sebino Nela.
Fonte: Romanticamente calciofili
“Correndo Correndo”. Questa è un po’ la sintesi di un grande difensore del calcio italiano degli anni ottanta, ed è anche il titolo della canzone, che il cantautore Antonello Venditti gli dedicò nel 1987, quando il difensore in questione ebbe un grave infortunio il crociato che lo tenne lontano dai campi di gioco per un’intera stagione. Parliamo ovviamente di Sebastiano Nela da Rapallo, ma chiamato e conosciuto da tutti come “Sebino”. Cresciuto nelle giovanili del Genoa, dove esordi’ nel calcio che conta, e giocò per tre stagioni, venne acquistato dalla Roma di Dino Viola nel 1981. Erano gli anni d’oro della squadra giallorossa, sicuramente i piu’ belli della storia per il club, con il Barone Nils Liedholm al timone della Roma. Dopo aver giocato sempre nel ruolo di centrocampista, mancino naturale, viene dirottato a fare il terzino destro da Liedholm, l’ennesima invenzione del Barone. Lui non gradisce questa scelta tattica, ma risponde sempre con grandissima professionalità, impegnandosi nell’adattamento del nuovo ruolo disegnato per lui da Liddas. Storica la frase del Barone che, interpellato da un giornalista sul non gradimento del ruolo da parte di Nela, ha risposto con la sua grandissima flemma e tranquillità: “Sebino è un grandissimo giocatore, può giocare a destra, sinistra, centro, ovunque: può andare anche in tribuna“. L’adattamento non è facile e prendere confidenza con un piede non suo richiede tempo, si narra che Liddas, gli faceva fare ogni giorno un’oretta di batti muro con il pallone a Trigoria, tutto con il piede destro. Quando gli allenatori curavano l’aspetto tecnico dei calciatori e non solo quello fisico. Comunque col passare dei mesi Sebino diviene un’icona dei tifosi giallorossi, proprio per il suo spirito coriaceo in campo, dove dava tutto per la squadra, per la sua abnegazione. “Picchia Sebino” era il famoso coro che gli dedicava la Curva Sud. Neppure l’anno dello scudetto giallorosso, quando il Presidente Viola vende Marangon, terzino sinistro, Sebino viene impiegato nella sua fascia, infatti l’Ingegnere di Aulla, comprò per quel ruolo Aldo Maldera, proveniente dal Milan. Sebino è diventato negli anni un giocatore molto importante per la Roma, è rimasto nella capitale per undici anni, ed è ancora oggi nei cuori dei tifosi. Ha concluso la carriera a Napoli nel 1994, giocando due stagioni con i partenopei. Con la Roma Sebino ha vinto uno scudetto nel 1982/83, e tre coppe italia nel 1983/84, 1985/86, e 1990/91. La caratteristica predominante dell’incredibile Hulk, come veniva chiamato per la somiglianza fisica con il personaggio dei telefilms, è sicuramente l’abnegazione, la voglia di lottare sempre, nel calcio come nella vita: prima contro l’attacco di cuore che l’ha costretto a fare i test di idoneità agonistica ogni anno rischiando di dover interrompere l’attività calcistica se i test fossero stati negativi, poi il tumore che l’ha colpito al colon, operato nel 2012, dal quale si è completamente ristabilito, vincendo la partita piu’ importante, quella della vita.
A Romanticamente Calciofili, un gregario d’altri tempi… l’Incredibile Hulk Sebino Nela….Il testo di Correndo correndo:
E correndo correndo di notte da solo
prendi la tua tuta blu
stella stella crudele e sincera
fammi correre di più
fammi correre di più.
Scatta l’ala, una finta
e poi vola sul fondo
dimmi chi la fermerà
ma stanotte che notte di pace e di guai
forse un uomo vincerà
forse l’uomo vincerà.
Ed il bosco è uno stadio
si illumina a giorno
un applauso ti farà
corri forte che dietro al cespuglio
acqua pura ci sarà,
acqua pura ci sarà