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Striscioni

Striscione Curva Nord Bergamo con le parole di Battisti

striscione atalantaCalcio e musica sono in sintonia quando gli ultras espongono uno striscione in Curva Nord a Bergamo con scritte le parole di una canzone di Lucio Battisti per incitare l’Atalanta.

La tifoseria atalantina è una delle più calde d’Italia da sempre, una piazza dove i ricambi generazionali non hanno mai fatto rimpiangere nulla, un amore quello per la Dea che non conosce ostacoli e categorie.
Gli ultras dell’Atalanta non sono nuovi a cori da stadio fatti sulle note di dischi famosi ed hanno quindi dimostrato più volte il legame tra la musica ed il tifo organizzato. Questa volta i tifosi bergamaschi si sono superati citando sullo striscione niente meno che Lucio Battisti.

Per essere corretti, la citazione non è solamente di Battisti, ma anche e soprattutto di Mogol, dato che la frase usata dalla Curva Nord, A te che sei il mio presente a te la mia mente è del testo della canzone Luce dell’Est, un brano musicale scritto nel 1972 da entrambi gli artisti. La canzone è stata pubblicata nel novembre di quell’anno come prima traccia del disco Il mio canto libero, inciso dall’etichetta musicale Numero Uno.

https://youtu.be/qdnSZsGnAEM

La nebbia che respiro ormai
si dirada perché davanti a me
un sole quasi bianco sale ad est
La luce si diffonde ed io
questo odore di funghi faccio mio
seguendo il mio ricordo verso est
Piccoli stivali e sopra lei
una corsa in mezzo al fango e ancora lei
poi le sue labbra rosa e infine noi
Scusa se non parlo ancora slavo
mentre lei che non capiva disse bravo
e rotolammo fra sospiri e “da”
Poi seduti accanto in un’osteria
bevendo un brodo caldo che follia
io la sentivo ancora profondamente mia
Ma un ramo calpestato ed ecco che
ritorno col pensiero.
E ascolto te
il passo tuo
il tuo respiro dietro me
A te che sei il mio presente
a te la mia mente
e come uccelli leggeri
fuggon tutti i miei pensieri
per lasciar solo posto al tuo viso
che come un sole rosso acceso
arde per me.
Le foglie ancor bagnate
lascian fredda la mia mano e più in là
un canto di fagiano sale ad est
qualcuno grida il nome mio
smarrirmi in questo bosco volli io
per leggere in silenzio un libro scritto ad est
Le mani rosse un poco ruvide
la mia bocca nell’abbraccio cercano
il seno bianco e morbido tra noi
Dimmi perché ridi amore mio
proprio così buffo sono io
la sua risposta dolce non seppi mai!
L’auto che partiva e dietro lei
ferma sulla strada lontano ormai
lei che rincorreva inutilmente noi
Un colpo di fucile ed ecco che
ritorno col pensiero
e ascolto te
il passo tuo
il tuo respiro dietro me
A te che sei il mio presente
a te la mia mente
e come uccelli leggeri
fuggon tutti i miei pensieri
per lasciar solo posto al tuo viso
che come un sole rosso acceso
arde per me.

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