Cori da stadio

Coro curva sud Arezzo, Ricordo quando ero fanciullo

curva sud lauro minghelli

Coro ultras della curva sud Arezzo Lauro Minghelli, Ricordo quando ero fanciullo.

I tifosi amaranto cantano queste parole inneggiando ai propri beniamini:

Ricordo quando ero fanciullo
sognavo la sciarpa e il pallon
sentendo i tamburi rullare
io provo la stessa emozion.
E ora che sono ragazzo
fortissimo batte il mio cuor
la voce mi trema e son certo
l’Arezzo è il mio unico amor!

Il video è relativo ad Arezzo vs Pordenone, sfida di lega Pro dell’11 Ottobre 2014, giocata allo stadio comunale Città di Arezzo:

La musica del coro degli ultrà amaranto

Il testo sia stato ritoccato per essere in linea col tifo calcistico aretino ed è simile a quello diffuso anche in altre curve, ma le note sono di una canzone che ha una storia totalmente estranea al mondo del pallone. Potremmo trovare le origini in una canzone che spopola nell’area della destra estrema da anni e che si riferisce alla rivolta Ungherese del 1956, Avanti Ragazzi di Buda Ma anche questo brano, spesso divenuto un inno vero e proprio per i camerati, si rifà ad una canzone precedente, è una cover. La musica originale è di un vecchio brano ungherese, Előre mind pesti srácok. Sembra che la òrima versione italiana sia da attribuire al Bagaglino del 1967.

Avanti ragazzi di Buda, avanti ragazzi di Pest
studenti braccianti operai, il sole non sorge più ad est
Abbiamo vegliato una notte, la notte dei cento e più mesi
quell’alba radiosa di ottobre, quell‘alba dei giovani ungheresi

Ricordo tu avevi un moschetto, su portalo in piazza ti aspetto
nascosta fra i libri di scuola, anch’io porterò una pistola
Sei giorni, sei notti di gloria durò questa nostra vittoria
al settimo sono arrivati i russi con i carri armati.

I carri ci spezzan le ossa, nessuno ci viene in aiuto
il mondo è rimasto a guardare sull’orlo della fossa seduto.
Ragazza non dire a mia madre che io morirò questa sera
ma dille che vado in montagna e che tornerò a primavera

Compagno il plotone già avanza, già cadono il primo e il secondo
finita è la nostra vacanza, sepolto l’onore del mondo
Camerata riponi il fucile torneranno a cantare le fonti
e allora serrate le file che noi scenderemo dai monti

Avanti ragazzi di Buda, avanti ragazzi di Pest
studenti braccianti operai, il sole non sorge più ad est.

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