Una canzone per i mondiali 2014 di Checcho Zalone, Tapinho
Già dal titolo si capisce il legame con il Brasile, sede della Coppa del Mondo, ma il testo scritto dal comico si basa più che altro su altri 2 temi, facendo riferimento a 2 episodi accaduti non troppo tempo fa:
– la banana lanciata dal tifoso del Villareal a Dani Alves del Barcellona, poi mangiata dal calciatore
– il bacio gay tra Ivan Rakitic e Daniel Carriço, calciatori del Siviglia, appena vinta l’Europa Cup.
Ecco il testo del brano Tapinho:
Ehi, a ti, tifosu razzista
io capisco tu punto di vista
che uomo bianco non è come u neru
sotto la doccia ti dico veru
e allora sfuttimi, sfuttimi como vuoi tu
e quando tocco palla fammi huhu
ma su una question, una soltanto
te pregunto
si por favor puoi lanciarmi una prugna
un avocado, una mela cutugna
perché u destinu a me mefitico
m’ha fatto neru e stiticu
Io la banana non la mangio
si no cagar sarà un miraggio
si entro nel bagno questo giugno
ci rimango sino a maggio
io la banana non la mangio
ti prego gettami un’arangio
una susinha, un’albicocca
una frutta che non blocca
A te che alzasti a coppa de Europa Liga
che desti un bacio in bocca au tuo colliga
chissà se eri a favor dell’omosessao
o contro u Benfica
leviamoci ogni dubbio amici miei
io sta simbologia la invertirei
un bacio in bocca contru u razzismu
e la banana dei diritti gay
Io la banana non la mangio
mi mette u stomaco a disagiu
ma quale gesto di razzismo
questo è un vero salvataggiu
a me a banana me fa male
io non mi gioco sto mondiale
come u destino fu maligno
me presento, io soi Tapinho