Torna il campionato dell’URSS e l’inno sovietico negli stadi
Aleksey Borisovic Miller, il boss della Gazprom, il colosso russo del gas che è anche il padrone dello Zenit di San Pietroburgo, la squadra di calcio allenata da Luciano Spalletti ha dichiarato: «Sì, potremmo decidere di giocare in un altro campionato. Molti pensano che dovremmo organizzare una lega fra le migliori squadre della CIS. Quando i tempi saranno maturi ci muoveremo».
La scelta, seppur posa fare felice qualche nostalgico, è legata agli interessi economici dell’elite economica dei grandi affaristi; saremmo un ennesimo colpo del calcio moderno contro i tifosi.
Oramai il calcio è una fonte di business, di riciclaggio di denaro sporco e di introiti propgandistici..ancor di più nei paesi dei nuovi ricchi dove, arrivato il libero mercato, sono spuntate figure nuove di neo multi miliardari! (non è politica! Solo un esame della situazione vista dal punto di vista calcistico).
Lo Zenit ha la Gazprom, il Cska Mosca la Lukoil, il Rubin Kazan Taife e Tatenergo, l’Anzhi Kerimov e lo Shaktar è del 39esimo uomo più ricco al mondo…pensare che è la squadra dei minatori ucraini e che porta come simbolo i martelli della working class!
Insomma tutti loro vogliono unirsi e riformare l’URSS! La politica russa non potrà che vedere di buon occhio questo nuovo-vecchio campionato sovietico: squadre più competitive, nessun problema tra tifosi date le distanze tra le città, tanti sponsor e più bella figura all’estero…non scordiamoci che la Russia nel 2018 ospiterà i Mondiali, e per vincerli ha ingaggiato Fabio Capello!
Serghei Ivanov, un uomo di Putin, ha detto: «Un campionato che metta in campo le squadre di quattro o cinque ex-repubbliche sovietiche sarebbe molto più spettacolare e interessante».
Speriamo proprio che questa riunificazione non vada in porto..intanto vi dedichiamo l’inno dell’URSS, con musica di Aleksandr Aleksandrov e testo di Sergej Michalkov e Gabriel El’-Registan. Il brano si ispira all’inno del Partito bolscevico: