Il calcio e la musica

I tifosi dell’Inter e la musica di Ligabue


coro curva nord milano

La musica di Ligabue si unisce ai successi dell’Inter creando allo stadio Meazza di Milano un’atmosfera favolosa, goal dei nerazzurri e parte Urlando contro il cielo.

Il video è relativo alla finale di Coppa Italia del 2011, conquistata dal Biscione che ha battuto il Palermo in finale allo stadio olimpico di Roma:

Il calcio incontra la musica quando l’Inter vince ed i tifosi cantano Urlando contro il Cielo di Ligabue allo stadio Meazza San Siro di Milano.

Entusiasti per la rete siglata da uno dei propri beniamini i fan possono esultare e gioire sulle note di uno dei brani più belli ed importanti della musica italiana.

Ligabue

Nato a Correggio, all’età di 5 anni, così ha dichiarato, ha inziato a tenere all’Inter. Fu influenzato da bambini più grandi di lui che avevano vissuto le vittorie della Beneamata…Liga invece è arrivato troppo tardi e siè vissuto pòeriodi bui.

Urlando contro il cielo

è uno dei brani di maggior successo del cantautore, si tratta di un testo autobiografico che racconta un episodio in cui il Liga, trovandosi in mezzo ad un bosco ha inziato a strillare. La canzone, scritta ed eseguita da Luciano Ligabue, noto sostenitore dell’Inter, si tratta del terzo estratto dal disco Lambrusco, coltelli, rose e pop corn del 1991.
Esce sempre nello stesso anno, per etichetta Warner, in singolo, prodotto da Angelo Carrara: un successo strepitoso!

Godiamoci il video originale e cantiamo leggendo il testo di Urlando contro il cielo:

Come vedi sono qua:
monta su, non ci avranno
finchè questo cuore non creperà
di ruggine, di botte o di età.
C’è una notte tiepida
e un vecchio blues
da fare insieme,
in qualche posto accosterò
e quella là sarà la nostra casa, ma
credo che meriti di piu’
ma intanto son qua io
e ti offro di ballarci su:
è una canzone di cent’anni almeno.
Urlando contro il cielo.
Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh.
Non saremo delle star
ma siam noi, con questi giorni
fatti di ore andate per
un weekend e un futuro che non c’è.
Non si può sempre perdere
per cui giochiamoci
certe luci non puoi spegnerle.
Se è un purgatorio è nostro perlomeno.
Urlando contro il cielo.
Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh.
Fantasmi sulla A quattordici.
Dai finestrini passa odor di mare, diesel,
merda, morte e vi-ta.
Il patto è stringerci di piu’
prima di perderci.
Forse ci sentono lassu’.
è un pò come sputare via il veleno.
Urlando contro il cielo.
Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh.
Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh.
Ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh, ooh.

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