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Il Sunderland diffida a vita 38 tifosi che stanno in piedi

Sembra assurdo, ma è vero, il Sunderland association football club diffida a vita 38 tifosi che seguono la partita in piedi anzichè seduto sul loro seggiolino.

Proprio mentre la Football Supporters Federation chiede il ritorno alle vecchie “terraces” anni ’60/’80 in parlamento tramite Don Foster, politico liberaldemocratico, 38 persone non potranno mai più vedere giocare la propria squadra del cuore per non essere stati seduti sul proprio seggiolino.

Abbonamento invalidato e diffida a vita per un motivo non certo grave e non pericoloso. E quale la motivazione ufficiale della società?
Il club dichiara che, nonostante un divieto affisso all’interno dell’impianto, i 38 tifosi non stando seduti rovinano lo spettacolo e creano potenziali pericoli per la sicurezza.

Ed alla dichiarazione fa eco quella del capo della sicurezza del Sunderland: “Abbiamo dei precisi obblighi di legge da rispettare. E dobbiamo anche stare all’erta per salvaguardare disabili e anziani da coloro che sono un po’ scalmanati”.

Non si parla quindi di violenza o di incitazione alla violenza, ma solo di essere colpevoli di non stare al proprio posto, oltretutto durante una partita molto importante, la vittoria ottenuta in Premier League contro il Manchester City di Roberto Mancini, un’occasione nella quale è difficile rimanere seduti!

“Loro mi dicevano – di stare zitto e buono – Loro mi dicevano – tranquillo e cambia tono – Loro mi dicevano – di non parlare con la bocca piena e camminare dritto bene eretto con la schiena – di non andare fuori tema e seguire lo schema oppure andare a letto senza cena – di non creare un problema che non ne vale la pena – di essere grato di essere nato nel lato del mondo che in fondo in fondo è …perfetto …perfetto” così cantano gli Articolo 31 in Domani smetto, 45 giri pubblicato da Ricordi nel 2002 e canzone portante del loro omonimo album, il 7°. UN incrocio tra il rap ed il punk rock.

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