Sottoculture e ultras

Gli ultras e le sottoculture sono andati di pari passo per anni, dagli skinheads ai casual, passando per i mods.

Il panorama delle gradinate ha offerto grandi spunti per i giovani ribelli, inquadrati nelle subculture. La loro diffusione infatti ha giovato di ambienti come gli stadi di football, ricchi di aggregazione. Gli stessi scontri/incontri tra tifoserie, anche rivali, in tempi in cui internet non c’era, davano la possibilità di poter “studiare” anche lo stile di abbigliamento degli avversari (di questo ci sono decine di testimonianze in interviste e libri che trattano l’argomento football fans / subculture / hooligan). Sebbene tutto nasca, “as usual”, nel Regno Unito, qui in Italia le tifoserie nostrane hanno mostrato il meglio di sè con striscioni che richiamano le sottoculture, a volte solamente delle sigle, a volte invece, nascondendo realmente Rude Boys, Skins, Modernist ed altro.