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Skins, mods e punks tra gli ultras del Parma

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Skinheads, mods, punks e rockabillies tra gli ultras presenti in Curva Nord negli anni 80 a tifare Parma Calcio 1913, venivano chiamati i Boito Kids.

Con il nome di Boito kids in realtà si identificano diverse cose, ma in particolare un gruppo di amici che si ritrovava in piazzale Arrigo Boito negli anni 80…amici, ma non era la solita comitiva da muretto, qui si parla di sottoculture e stili giovanili! Tra questi ragazzi c’era vita vissuta, concerti e serate musicali, scooter e moto, abbigliamento “di nicchia” in stile inglese e “attitude”..ovviamente anche stadio!

Boito kids allo stadio Tardini

questa sigla apparve con tanto di striscione in Curva Matteo Bagnaresi, la curva Nord di Parma ed uno dei ragazzi che lo portava, Marco, è poi entrato nei Boys Parma 1977, tra i membri più storici..e collezionista, nonchè esperto di tutto ciò che concerne il mondo della tifoseria parmense e società calcistica dei ducali, il Parma Calcio 1913.

C’era chi era skin, chi mod, teddy boy o punk, ma tutti insieme hanno vissuto qualcosa che è grande, che rimarra per sempre, che ha fatto la storia della città.

Boito Squad

era una fanzine dei kids. In tempi, gli 80s, in cui avere una ‘zine era tutto, era doveroso, aiutava a lasciare traccia, a farsi conoscere, a diffondere il proprio sapere, a far girare i proprio documenti fuori dalla propria città, magari distribuita/venduta ai raduni nazionali o durante concerti o serate danzanti d’elite.

Boito kids, la oi! band

Laddove c’è subcultura, c’è musica ed ecco che nasce un gruppo, durato dal 1982 al 1984, che si rifà al genere oi!, quello degli skinheads e che entra a far parte del cicuito dei primi skins e dei primi concerti ed adunate. Loro è Italia skinheads, dalla demo “Parma Skinhead Glory” disco del 1983 edito dalla Raw Tapes (che poi non era un vinile, ma una musicassetta). Tra i titoli delle canzoni emergono “nazionalista” e “No politica”, il che fa pensare che la band fosse apolitica, ma che centrasse il discorso della Nazione nell’ottica british, quella prettamente skinhead. Il cantante nel 1984 partì per il servizio militare ed il gruppo cercò di continuare a fare musica, cambiando però nome in Bela, Bardi e Donald duck’s skins..poi si sciolse.

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Quella di piazzale Boito era una società “multi SOTTOculturale” poichè appunto coinvivevano diverse realtà e ciò consentiva anche musicalmente ampie vedute. La stessa skinhead band parmigiana ha pubblicato uno split con una mod band, i Double Dekers, sempore nel 1983. Non erano certo gli unici in Italia ad avere contemporaneamente nel proprio gruppo di frequentazione appartenenti a più sottoculture, ciò accadeva spesso anche in altre città, anche più grandi..erano i tempi in cui anche sapere le cose o reperire abiti ed accessori era difficile, era normale accostarsi a chi era “underground”, diverso dal banale ragazzo.

Ci dicono ci fosse anche un altro gruppo di kids nella città crociata, in piazzale della Pilotta..sarebbe bello saperne di più, quindi se hai informazioni, non esitare a commentare o scrivici in privato.

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