Sottoculture

Leeds United bootboys 70s

boootboys service crew leeds

I bootboys tra i tifosi del Leeds erano numerosi, come in altre città ed altre gradinate britanniche, negli anni 70, protagonisti di scontri tra hooligans.

Theese boot aren’t made for walking

La sottocultura legata agli scarponi – boots – o anfibi segue iun filo sottile che lega i primi skinheads, quelli original che ascoltavano soul, r&b e reggae, con la seconda ondata, quella punk-oi!. I bootboys iniziano a predere piede intorno al 1972 e si distinguono dai “progenitori” rasati per i capelli lunghi e per i pantaloni larghi sotto, a campana. Musicalmente, come ogni subcultura hanno avuti anche loro i generi preferiti, tra questi c’è da annoverare il glam rock ( Slade e Mud ad esempio) e più di ogni cosa il northern soul. Il boot boy è un giovane, della working class, ama il football e si esprime con violenza.

We all hate Leeds cunt

Già i ragazzi del Leeds sono stati tra i più odiati dell’intera Inghilterra, seppur le loro rivalità ufficiali siano solamente (se si poù dire “solamente”) con manchester United, Nottingham Forest, Chelsea, Bradford City e Millwall. La firm di hooligans della città è la Service Crew, nata nel 1974 e nota in particolare negli anni 80. Tra le prime azioni degne di essere citate c’è la finale di Coppa Europea contro il Bayern Monaco del 1975 al Parco dei principi a Parigi, in cui si registrarono scontri, accoltellamenti ed i cori “We are the Champions, Champions of Europe” nonostante la sconfitta. Ci sarebbe da dilungarsi raccontando quanto accadde contro il WestBrom‘ nel 1982, il Chelsea nel 1984, il Birmingham nel 1985, il Bradford l’anno successivo ed il Bournemouth nel 1990…

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