La canzone degli ultras Civitanovesi e Gianna Nannini

La canzone degli ultras civitanovesi basata sulle note di un disco di Gianna Nannini porta l’attenzione al legame tra la musica ed i cori dei tifosi di calcio.

Il coro della Curva Nord a sostegno della Civitanovese è bellissimo, travolgente e non serve essere tanti sugli spalti se la passione è così forte!

Ecco i Civitanovesi ultras ed il loro coro:

Le parole della canzone della tifoseria civitanovese sono:

Per quelli innamorati come noi,
per quelli che non molleranno mai,
tra delusione e repressione,
combatteremo per il nostro grande amore.

E’intuibile facilmente che la melodia è di I maschi, brano della Nannini che ha concesso un successo incredibile alla cantante senese e che, seppur inciso nel 1987 per l’etichette Polydor record, ancora oggi fa canticchiare e ricordare generazioni di ragazzi. Una canzone romantica ed allora, fa strano associarla allo stadio? Sbagliato! Il pallone è quanto più sentimentale ci sia per noi, noi che amiamo la squadra del cuore!

A Civitanova le cose non vanno per la maggiore, troppi cambi ai vertici della società e problemi del club; ma i ragazzi ci sono sempre, anche se la squadra meriterebbe palcoscenici migliori. La fama dei tifosi rossoblu va ben oltre la provincia e la regione, anche per via delle amicizie, ti sarà capitato di vedere esposta la loro bandiera all’Allianz Arena, mentre gioca il bayern di Monaco, in mezzo alla curva con gli ultrà della Schickeria quando ancora era forte il legame cone le Brigate, ormai disciolte.

I Maschi

Tu, con l’espressione malinconica
E quel sorriso in piu,
Cosa mi fai ?
Stai cosí vicino, cosí immobile
Parla qualcosa, non ti ascolto mai.
I maschi disegnati sui metro
Confondono le linee di Miro.
Delle vetrine, dietro ai Bistrot
Ogni carezza della notte
E quasi amor.
I maschi innamorati dentro ai bar
Ci chiamano dai muri di citta
Dalle vetrine, dietro ai juke box
Ogni carezza della notte
E quasi amor.
Tu sotto la giacca,
Cosa avrai di piu,
Quando fa sera
E il cuore si scatena.
Mi va, sulle scale poi te lo daro
Quello che sento
Parlami ancora un po’.
I maschi innamorati dentro ai bar
Ci chiamano dai muri di citta
Dalle vetrine, dietro ai juke box
Ogni carezza…

Grazie Giorgio