Il calcio e la musica

Una canzone dei Pink Floyd e ed il coro dei tifosi del Liverpool

Ecco nuovamente spuntare i Pink Floyd con la loro canzone Fearless, legata al coro dei tifosi dl Liverpool You’ll never walk alone, entrambi tra i più famosi nel proprio campo.

Ci piace parlare di calcio e musica, anche di più se poi il legame tra queste nostre due componenti fondamentali della vita prende forma in un coro da stadio basato sulle note di un brano musicale o di un 45 giri che contiene riferimenti ad i fans di una squadra di football.

Avete mai ascoltato con attenzione Fearless, il brano del 1971 dei Pink Floyd? Si sente in sottofondo la Kop dello stadio di Anfield, lo zoccolo duro dei supporters dei Reds, cantare You’ll never walk alone, l’inno del Liverpool, uno dei più belli di tutti i tempi!

Da Fantagazzetta:

Il legame dei Pink Floyd col mondo del calcio non si esaurisce solo con la First Eleven Experience targata l’undici formato dalla band e dai loro collaboratori, e, non poteva essere altrimenti, con tante ragazze al seguito, come nella tradizione britannica del soccer rock anni ’60. Best non sarebbe stato Best senza la sua passione per le donne. Pure la musica e la poesia del gruppo londinese non possono fare a meno di aderire alla “malattia” del XX Secolo. Il pallone entra a far parte nella discografia di Waters e company. Il brano “Fearless”, all’interno dell’album Meddle, dove la suite Echoes domina il disco rinviando la sua potenza a nuove esperienze musicali della band, contiene un chiaro riferimento al pianeta calcio, in particolare a quello inglese. La frazione finale della traccia “Senza paura” si sovrappone al coro di The Kop, la curva dei tifosi del Liverpool. Il settore dello stadio di Liverpool occupato dati sostenitori dei Reds nel 1906 ha preso il nome di “Spion Kop”, direttamente dal nome di un a collina (in località Natal) di una regione sudafricana dove si scatenò una delle più violente battaglie della guerra anglo-boera, e dove persero la vita tanti soldati britannici.
Kop dà il nome anche alla curva delle tifoserie del St. Andrews, di Birmingham, e dell’Hillsborough, di Sheffield. Se le battaglie per l’impero coloniale sono costate tante vittime all’Inghilterra, le tifoserie inglesi non hanno perso tempo a recuperare il ricordo di quegli scontri nella profonda Africa meridionale. In Inghilterra il calcio si vive così. A Liverpool i supporters della Kop tengono molto a questo nome, perché nella battaglia di Natal morirono molti soldati provenienti dal reggimento di fanteria del Lancashire, formato da molti ragazzi di Liverpool. Durante il finale di Fearless si può ascoltare il coro dei tifosi del Liverpool che sommergono di fischi i tifosi dell’Everton (il frammento è stato registrato durante un Liverpool-Everton) e dedicano alla propria squadra la famosa canzone You’ll never walk alone, l’inno del Liverpool che, a un certo punto recita “Quando cammini nel bel mezzo di una tempesta, tieni bene la testa in alto e non aver paura del buio alla fine della tempesta. Cammina nel vento, cammina nella pioggia, anche se i tuoi sogni saranno sconvolti e scrollati, va avanti, va avanti con la speranza nel tuo cuore”.
Una cosa del genere non sarebbe potuta sfuggire ai Pink Floyd, soprattutto con l’intenzione di scrivere un brano intitolato “Senza paura”. In Inghilterra poche cose pareggiano la forza romantica del calcio. I Pink Floyd non avrebbero potuto ignorarlo. Fearless, uscita già prima della pubblicazione di A Nice Pair, con dentro You’ll never walk alone, l’inno del Liverpool, una canzone che nella storia del soccer inglese ha un grande significato, cantata in un luogo che si identifica in una storia che ha un grande significato.

Oggi i Pink Floyd non sono più quelli del Natale 1973. Syd Barret e Richard Wright non ci sono più. Roger Waters è uscito dal gruppo e Gilmour e Mason tengono in vita la parola Pink Floyd. Sono loro la Nice Pair pinkfloydiana. Ironia della sorte, Nice pair in inglese vuol dire Bella coppia. Quello che di leggendario poteva essere scritto, è stato già scritto. Il calcio, e gli inglesi sono maestri di questa filosofia, è anche un gruppo di amici che ricordano quelli che non ci sono più. Davanti a una birra, prima di una partita, il primo calciatore a fare ingresso in campo è sempre il ricordo. “Stay”, una delle canzoni più commoventi dei Pink Floyd, dice:

“Resta e aiutami ad arrivare alla fine del giornata
e se ti va, apriremo una bottiglia di vino
Non allontanarti e forse ne finiremo una intera
perché voglio scoprire cosa si nasconde dietro quegli occhi

Mi alzo, guardando attraverso i miei occhi del mattino
sorpreso di trovarti al mio fianco
Illumino la mia mente, senza provare a ricordare il tuo nome,
ma a trovare le parole per dirti addio”

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