Cori inglesi

Una canzone di guerra per i tifosi dei Rangers

canzone rangers glasgowUna canzone di guerra viene cantata allo stadio dai tifosi dei Rangers, la compagine calcistica dei Protestanti di Glasgow.

Quando si parla delle due città più importanti di Scozia, seppur di parla di football, si finsice sempre nella discussione politica, sociale e religiosa, dato che entrambe hanno due suadre l’una filo inglese e l’altra filo Eire (lo scritto molto da sempliciotto, ma meglio così a volte..).

A Glasgow la situazione è molto cambiata negli anni, l’Old Firm, il derby, rimane sempre teso, ma più a livello “calcistico” e di rivalità tra tifosi e meno sociale-politico come un tempo. Negli anni la situazione vissuta in Irlanda tra unionisti e separatisti, cioè tra protestanti e cattolici, si nriversava a Glasgow, nelle strade e nel pallone.

Oggi rimane forte quel senso di appartenenza e se da lato gli Hoops, i tifosi del Celtic, inneggiano all’ IRA e cantano canzoni filo irlandesi, dall’altra i Rangers inneggiano alle forze paramilitari lealiste.

Tra le varie canzoni che i tifosi dei Teddy Bears cantano oggi vi parliamo di Daddy’Uniform, e vi mostriamo il video della tifoseria di Glasgow a Benidorm, paradiso vacanziero dei britannici, invasa il girono prima della partita di Coppa tra il Villareal ed appunto i Rangers:

Le parole della canzone dei supports lealisti sono:

Oh Daddy what’s that uniform in the wardrobe over there?
Has it any history or medals for to bear?
Has it seen the battlefields like bygone days of yore?
Oh Daddy is that the Uniform that you so proudly wore?

Chorus:

See it’s buckles shining bright from the shoulder to the waist
I also see three letters emblazoned on it’s breast
The U it stands for Ulster
The V for Volunteer
The F it stands for the Force
That fights and never fears

My memory it strays back again to nineteen forty one.
When Ulster’s shores were threatened by the Jackboot of the Hun
And Ulster’s people rallied round, they knew they need not fear
For they knew God was on their side and the Ulster Volunteers

Chorus

So son please take my uniform and go and fight the foe,

And fight just like your father did so many years ago.

For Ulster it is calling, and we must never fear,

So take my gun, my only son, and join the Volunteers.

Anche chi non consoce l’inglese può capire bene il testo. Praticamente un figlio onora il padre che ha conbattuto per l’Ulster, nel 1941 e poi è il padre ad invitare il figlio a fare lo stesso. E’ molto toccante e certamente non è un brano pacifista e trasuda di appartenenza, onore, ma anche di bellicosità..

Il riferimento al 1941 dovrebbe essere al bombardamente tedesco di Belfast. Le truppe dell’Asse infatti decisero di lasciare neutrale l’EIRE e di attaccare l’Ulster, ritenuta “inglese”.

UVF

è un gruppo paramilitare lealista. Essa emerge nel 1966 e porta il nome di un’organizzazione lealista irlandese con base nelle contee del nord; tradizionalmente protestanti e unioniste, nata agli inizi del XX secolo per bloccare la politica di devolution chiamata”Home Rule”. Il suo primo leader è stato Gusty Spence, un soldato britannico. Il gruppo intraprende una campagna armata di circa trent’anni durante i troubles. L’organizzazione dichiara un cessate il fuoco nel 1994 (in seguito agli accordi del venerdì santo) e termina ufficialmente la campagna militare nel 2007, anche se alcuni dei suoi membri continueranno in seguito a commettere reati o entreranno in altre organizzazioni paramilitari lealiste. Il gruppo è classificato come organizzazione terroristica da Regno Unito, Repubblica d’Irlanda e Stati Uniti. Negli ultimi anni l’organizzazione ha mantenuto una stretta segretezza e una politica di arruolamento molto selettiva e limitata. L’UVF dichiara di aver combattuto contro il repubblicanesimo irlandese – in particolare l’Irish Republican Army – e per mantenere lo status del nord Irlanda come parte del Regno Unito. Essa è responsabile di circa 500 omicidi, la maggior parte delle vittime erano civili cattolici. Il più sanguinoso attentato sul suolo nord irlandese è stato l’attentato esplosivo al McGurk’s Bar, un bar frequentato da irlandesi cattolici/nazionalisti. L’esplosione causò 15 morti – tra cui due bambini – e 17 feriti. L’organizzazione ha inoltre avviato – dal 1969 – una campagna di attentati sul territorio irlandese, dei quali il più sanguinoso è indubbiamente la detonazione di diverse autobombe nella giornata del 17 maggio 1974, nelle città irlandesi di Dublino e Monaghan. L’attentato ha causato 34 morti e più di 300 feriti ed è ancora uno dei più sanguinosi dei troubles.

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