Cori da stadio

La canzone della Curva romanista e la musica del 1972

La canzone della Curva Sud romanista Passa il tempo cambia la gente, trasforma in coro da stadio un disco del 1972, sugellando l’unione calcio e musica.

Sono innumerevoli le performance canore della tifoseria capitolina delle quali potremmo e dovremmo scrivere, ma dobbiamo limitarci per motivi di tempo e spazio, andando a cogliere il meglio…meglio come “potenza”, come esternazione d’amore per la propria squadra, per la propria gente e per la città.

Ecco i tifosi della Roma cantare in traferta ad Empoli, campionato 2014/15:

Le parole del coro degli ultras romanisti sono:

Passa il tempo cambia la gente
di battaglie ne ho fatte tante
a noi tutti ci hanno invidiato
a noi tutti ci hanno apllaudito
dai ragazzi diamo la scossa
facciam vedere la nostra pasta
siamo pronti a ricominciare
tutto il mondo dovrà tremare
la la la la la la ROMA
no no no non sarai mai SOLA
la la la la la la ROMA
no no no non sarai mai SOLA

Montagne verdi

Il brano adibito a coro da stadio dai tifosi della Roma è da sempre presente nella Curve italiane…tante. Con mille sfaccettature e significati diversi, con parole simili o totalmente opposte, gira tra le tifoserie del nord e del siud italia dagli anni 80…pare che siano stati i veronesi ad usufruire di questa canzone in una trasferta ad Avellino, ma poco importa la paternità di un coro ultras, l’importante è l’esecuzione. Montagne verdi è uno dei classici della musica italiana, un disco del 1972 di Marcella Bella, artista caanese, estratto da Tu non hai la più pallida idea dell’amore, pubblòicato in vinile dall’etichetta compagnia generale del disco. Mezzo milione di 45 giri venduti ed una fama mostruosa è quella che accomagna questa hit da quasi mezzo secolo!

Mi ricordo montagne verdi, e le corse di una bambina,
con l’amico mio più sincero, un coniglio dal muso nero,
poi un giorno mi prese il treno, l’erba, il prato e quello che era mio,
scomparivano piano, piano e piangendo parlai con Dio.

Quante volte ho cercato il sole, quante volte ho mangiato sale,
la città aveva mille sguardi io sognavo montagne verdi.
Il mio destino è di stare accanto a te,
con te vicino più paura non avrò
e un po’ bambina tornerò.

Mi ricordo montagne verdi quella sera negli occhi tuoi,
quando hai detto: “Si è fatto tardi, ti accompagno se tu lo vuoi”.
nella nebbia le tue parole, la tua storia e la mia storia,
poi nel buio senza parlare ho dormito con te sul cuore.

Io ti amo mio grande amore, io ti amo mio primo amore,
quante volte ho cercato il sole, quante volte ho cercato il sole

Il mio destino è di stare accanto a te, con te vicino più paura non avrò
e un po’ più donna io sarò
montagne verdi nei tuoi occhi rivedrò

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