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Argentina vs Inghilterra, la rivalità

scontri argentina inghilterra 1986

La rivalità tra argentini ed inglesi è dentro i campi da calcio, nelle gradinate degli stadi, nelle piazze e tanto altro.

Questo odio è atavico e non ha tregua, tra gli scontri tra barra brava ed hooligans, il gol di mano di Maradona, la guerra delle Falklands e lo spot Carlsberg con Maradona dipinto come uno spazzino nel 2012.

Ma attenzione, le isole si chiamano Malvine! E poi El pibe de oro, D10S, non può essere rappresentato come spazzino! Insomma la marca danese di birra Carlsberg sponsor di Euro 2012, l’ha fatta grossa.

Nello spot si vedono diverse glorie del calcio inglese.
I tifosi dell’Argentina hanno gridato allo scandalo ed hanno chiesto il ritiro dello spot dalla rete.

Violenza allo stadio tra barra brava ed hooligans a Messico 86:

gli argentini invasero il Messico e gli inglesi non si sono mai tirati indietro davanti alle trasferte al seguito della propria nazionale di calcio. Era ancora fresca la ferita della guerra e…sugli spalti basta una scintilla, tra tifosi (come si vede dal video) per poi sfociare nei tafferugli tra “i soliti violenti del pallone” (tanto per parafrasare i giornalisti).

La Rivalità calcistica Argentina-Inghilterra

In ambito calcistico c’è una rivalità che però è influenzata da motivi politici, basti pensare alla guerra della Fallkland del 1982. Nonostante ciò ci sono diversi calciatori argentini che hanno militato in squadre inglesi ricuotendo successo ed amore da parte delle tifoserie come Osvlado Ardiles e Ricardo Villa ad esempio. Arigor di logica gli inglesi si dovrebbero odiare con gli scozzesi e gli argentini con i brasiliani anche per motivi di campanile e vicinanza…ma quando si incontrano la selecion ed i tre leoni ci sono sempre scintille.

“10 Heroic Lions. One Stupid Boy”

Ci risiamo, stavolta si gioca la World Cup 1998, sono gli ottavi di finale a Saint’Etienne. gol di Batistuta e pareggio di Alan Shearer..poi entra in partita lui: il diciannovenne Michael Owen stella del Liverpool che semina tre difensori e realizza sotto il 7. Pareggerò Zanetti e l’Argentina vincerà ai rigori. Ma l’episodio che rimane alla cronca è l’espulsione di David Beckam per un presunto fallo di reazione con il tacco sulla gamba di Diego Simeone. Il giorno dopo The Daily Mirror criticò il gesto di Beckham con il titolo “10 Heroic Lions. One Stupid Boy”.

La Mano de Dios

Il clima era teso, ai quarti di finale dei mondili messicani si incontrano le nazionali di calcio di due nazioni che avevano qualche annno prima partecipato ad un conflitto bellico. In seguito priorio alla guerra delle Falkland ci fu il crollo del regime argentino.
Questa partita registra quello che è stato definito il gol secolo e non soltanto: il goal realizzato con la mano, anticipando il portiere Peter Shilton e, seppur facilmente visibile ad occhio nudo, all’insaputa dell’arbitro. Poi quell’azione, la più entusiasmante di tutti, il gol che inizia dal centrocampo con 5 dibrling a calcitori avversari e l’estremo difensore. La rete di Gary Lineker non servì a nulla….poi va anche detto che gli argentini erano troppo forti, così tanto da vincere il mondiale.

El robo del siglo

Si giocava la Coppa del Mondo del 1966, la mitica vinta dagli inglesi, da padroni di casa e molto vociferata.

Ai quarti di finale a Wembley e i Three Lions vincono 1-0 sull’Argentina con rete di Hurst, ma al 35′, si registra un fatto strano legato all’espulsione di Rattin. Il calciatore espulso, non volle lasciare ilc ampo da gioco, entrando in polemica con il direttore di gar, il tedesco Kreitlein. Quesro fermò il gioco per molti minuti. Jack Charlton invece fu ammonito, ma nessuno se ne accorse. Da questo episodio nacque l’esigenza dellìutilizzo ei cartellini rosso e giallo. Kreitlein, che non aveva mai visto nessuna registrrazione del match, ha chiesto una copia del filmato alla Football Association nel 2006. Per la Celeste quell’episodio è considerato El robo del siglo (il furto del secolo).

“abbiamo nazionalizzato le ferrovie, e ora abbiamo nazionalizzato il calcio!”

Ma parliamo delle nazionali: già prima del 1966, l’anno mitico per gli inglesi, quello di Bobby Moore e della vittoria della Coppa del Mondo sotto gli occhi della Regina; gli argentini erano stati la seconda nazionale a giocare a Wembley (dopo la Scozia), era il 1951 e vinsero i padroni di casa 2-1. Poi una seocnda partia, due anni dopo e qui il primo incidente diplomatico: gli argentini vinsero 3-1, ma gli inglesi non hanno mai riconosciuto come ufficale tale match, affermado di aver schierato una formazione di seconde linee, detta FA XI. Mentre i padroni di casa vantano tale risultsato come la prima vittoria ufficiale contro i britannici. Successivamente, un politico argentino affermò: “noi abbiamo nazionalizzato le ferrovie, e ora abbiamo nazionalizzato il calcio!”.

Gli arbori e quel troppo “made in UK”

Siamo nella seconda metà del XIX secolo e, a Buenos Aires gli inglesi introducono il loro sport, il football. C’è da dire che i sudditi di sua Maestà rappresentavano nella capitale argentina una nutrita comunità…(che poi questo è un pò quello che è accaduto ovunque, già perchè sempre gli inglesi hanno portato il calcio ovunque). La prima sfida ufficale di football si gioca quindi tra i Cappucci Bianchi e quelli Rossi, i “white caps” ed i “red caps” (se ti sfugge sappi che durante le prime partite le squadre usavano distinguersi non per le maglie, ma per i copricapo…ma tanto se sei qui e sei un footbalelr a 45 giri, questo lo sai già). Era il 20 Giugno 1867, a Buenos Aires e si giocava al campo del Buenos Aires Cricket Club di Palermo. Il pioniere del calcio argentino è stato uno scozzese in realtà, Alexander Watson Hutton, un insegnante di Glasgow che iniziò l’insegnamento dello sport più bello del mondo alla St Andrew’s School. Era il 1880. 4 anni dopo fondò la Buenos Aires English High School. Nel 1891 instutì la Association Argentine Football League. Furono solo 5 le squadre a partecipare e già l’anno successivo nacque una nuova lega, la The Argentine Association Football League, che si tramuto 12 mesi più tardi in Argentine Football Association. Il nome è in inglese e non è un caso; anche i nomi delle società calcistiche lo erano, come il Rosario Central, i Nwell’s Old Boys, il Quilmes Athletic Club etc..il calcio era lo sport degli espatriati britannici. Con gli anni non cambia nulla, anzi il calcio è sempre più targato UK, ma nel 1912 nasce la Asociación Argentina de Fútbol. Sembrerebbe la svolta, ma seppur il nome ha un cuore latino, i termini usati durante i match (non a caso) rimangono anglofoni come “corner”, “wing” e “penalty”. Oh, poi non scordiamoci che i due mostri sacri del futball di casa si chiamano tutt’ora River Plate e Boca Juniors.Questo crea un po’ di stranimento negli argentini.

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